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“A decorrere dall’anno 2025, al fine di armonizzare il trattamento accessorio del personale dipendente, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 33, commi 1, 1-bis e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni,
dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, e dell’equilibrio pluriennale di bilancio asseverato dall’organo di revisione, possono incrementare, in deroga al limite di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, il Fondo risorse decentrate destinato al personale in servizio, sino al conseguimento di una incidenza delle somme destinate alla componente stabile del predetto fondo, maggiorate degli importi relativi alla remunerazione degli incarichi di posizione organizzativa, sulla spesa complessivamente sostenuta nell’anno 2023 per gli stipendi tabellari delle aree professionali, non superiore al 48 per cento (…)”
Questo è quanto prevede il nostro famigerato articolo di legge, ben definito in puro stile normativo. Serve però tradurlo nella realtà dei fatti per poterlo applicare, comprenderne meglio limiti e possibilità. La CISL FP rende quindi disponibile questo pratico vademecum che riporta precisazioni ed avvertenze, esempi pratici e adempimenti successivi.

Nel vademecum scaricabile in pdf da questa pagina trovi anche alcuni esempi pratici e diverse utili note per comprendere meglio le modalità applicative dell'articolo 14.
